Veterinario a Verona - Alberto Franchi

Ansia da separazione, il cane abbaia quando è lasciato solo

I cani non fanno “i dispetti ai proprietari” per ripicca contro la loro assenza. Quelle che voi notate al rientro a casa sono manifestazioni di profonda sofferenza, di ansia da controllo. Inoltre punire i cani per qualcosa che hanno commesso non ha senso: nemmeno se voi foste presenti nell’atto di compiere un danno. La violenza e gli abusi contro un piccolo animale sono per prima cosa eticamente inaccettabili, poi controproducenti. In un cane aggressivo la violenza del proprietario esacerba le manifestazioni violente (la violenza viene giustamente percepita dal cane come un mezzo di relazione con l’uomo, lo fa proprio e lo impiega a sua volta); in un cane ansioso non fa che aumentare l’ansia. Alcuni cani ansiosi, patologicamente accettano e giungono a desiderare un atto violento da parte del padrone pur di riceverne l’attenzione!

Consiglio vivamente in questi casi di iniziare un percorso terapeutico che abbia come fine la riduzione dell’ansia. Si perviene ad ottimi risultati senza l’impiego di farmaci ansiolitici. Tengo a basare la terapia di ricondizionamento soprattutto sulla modificazione delle relazioni uomo-cane. Da una parte si mira, attraverso stadi crescenti, a togliere l’ansia inducendo l’animale ad avere fiducia e stima nei proprietari: diminuendo in questo modo l’intensità dell’ansia. L’animale è tranquillo e sereno quando percepisce di avere un ottimo punto di riferimento nell’uomo, quando il proprietario lo affascina. Parallelamente vengono intrapresi degli esercizi di rilassamento che inducono l’animale a rimanere calmo e rilassato lontano progressivamente dal proprietario nel tempo e nello spazio. Nella maggior parte dei casi si giunge a buoni risultati entro alcune settimane senza l’impiego di farmaci. Qualora la situazione lo esiga, anche per facilitare l’apprendimento delle modificazioni del carattere da parte dell’animale, si possono impiegare farmaci che tolgono l’ansia. Questi, è bene ricordarlo, sono un ausilio alla cura, non la terapia. Vanno somministrati per il tempo strettamente necessario e non per tutta la vita del cane (non avrebbe senso) e vengono ridotti a dosi decrescenti man mano che si possono notare i progressi dovuti alla terapia psicologica attuata dal proprietario in sintonia con il veterinario curante.

DOTT. ALBERTO FRANCHI
MEDICO VETERINARIO A VERONA

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AMBULATORIO VETERINARIO BORGO TRENTO
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VETERINARIO A DOMICILIO A VERONA DOTT. FRANCHI
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